SPAZIO DEL MARGINE, LO. PROSPETTIVE SUL FEMMINILE NELLA COMUNITA ANTICA

SPAZIO DEL MARGINE, LO. PROSPETTIVE SUL FEMMINILE NELLA COMUNITA ANTICA.

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Artemis è una dea vergine, ma presiede ai parti. È la dea che presiede al passaggio da fanciulla a donna "addomesticata" e, dunque, si tratta di una divinità il cui culto risulta centrale nell'organizzazione della vita sociale del mondo greco-romano. Intorno a questa divinità è costruito il libro di Claudia Montepaone, che si articola in tre parti, fra loro collegate da un filo rosso che porta dalla periferia al centro della polis, dalle esperienze del margine alla vita integrata. Al rigore filologico l'autrice affianca le prospettive antropologiche di scuola francese attraverso l'utilizzo della categoria della liminalità, che risulta sottesa alle diverse ipotesi ricostruttive. Il primo contributo è dedicato alle Brauronie-Munichie, feste attiche legate ai riti di iniziazione delle fanciulle che si travestivano da orse a simboleggiare la ferinità della loro condizione prima delle nozze, e contestualmente alle analoghe tradizioni occidentali. Le rispettive fonti sono puntigliosamente analizzate dalla studiosa, a definire analogie e differenze tra le varianti locali di riti e culti, fra le tradizioni di madrepatria e colonie. Vengono altresì indagati i miti di Oreste e Ippolito, adolescenti legati alla fase della transizione, i cui approdi (Nemi, Trezene a seconda delle varianti mitiche) dopo faticosi percorsi riconducono a spazi marginali come il bosco sacro, rappresentazione per antonomasia dello spazio intermedio di ambito artemideo. La seconda sezione, che si apre con un contributo (Artemis Laphria) di Ettore Lepore, rivolto ad analizzare l'epiteto in questione, comune peraltro a più divinità e denotante mobilità e passaggio, affronta questioni relative al rapporto margine/centro attraverso la riflessione su modelli mitici, quali le vicende delle Pretidi e di Melampo, cui vengono accostati casi di segno analogo, quali le sventure di Alexidamos, atleta cantato da Bacchilide, o le "pretese" del vate Tisameno, di cui racconta Erodoto. Lo schema iniziatico, che veicola abitualmente anche altre trasformazioni, risulta sotteso a queste narrazioni, in cui la guarigione-soluzione si deve all'intervento di Artemis (o in alternativa di Dioniso). Il terzo capitolo è dedicato ai Modelli di comportamento nella comunità femminile antica. Oggetto dell'analisi il ruolo femminile, anche all'interno della comunità pitagorica: si tratta di una breve storia al femminile (le donne ancelle, le donne serve nella precettistica pitagorica, le donne nella città del buon governo) a partire proprio dalla paideia iniziatica per Artemis ad Atene e a Sparta.

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